Total Design and the Case of the Aesthedes Computer
Changing the Tools of Dutch Graphic Design in the 1980s
Abstract
La storia del graphic design generalmente descrive l’arrivo del Macintosh come un evento che ha improvvisamente e inevitabilmente mutato l’attitudine e l’estetica progettuale. Che cosa succede se consideriamo quell’evento non un inizio ma una fase in un più lungo processo di transizione verso la progettazione al computer?
Concentrandosi sull’Olanda, in questo articolo si sostiene che i designer erano già da prima influenzati dalla tecnologia del computer e che il loro atteggiamento verso questo nuovo strumento si è sviluppato nel tempo, come dimostra il confronto fra il lavoro di designer come Wim Crouwel – che ha tratto ispirazione dalle nuove tecnologie – e quello di progettisti quali Ootje Oxenaar, Peter Struycken e Jurriaan Schrofer, che hanno sperimentato il computer come effettivo ausilio per l’automazione produttiva.
Il cuore dell’articolo è comunque la storia del sistema Aesthedes – un computer grafico che venne messo in commercio poco prima dell’avvento del Macintosh – e del suo utilizzo presso l’agenzia Total Design a inizio anni ottanta. La breve esistenza di Aesthedes consente di illuminare diverse fasi dell’approccio al computer dei progettisti grafici: dall’idea del computer come quintessenza della modernità al computer come fonte di ispirazione, fino al computer come effettivo strumento per automatizzare il tradizionale lavoro progettuale e come medium per esprimersi.
Copyright (c) 2016 Karin Van Der Heiden
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