Vite parallele. Pierluigi Spadolini e la scuola fiorentina di design e tecnologia

Parole chiave: Enzo Frateili, Produzione, Scuola di design a Firenze, Sistema italiano della formazione di design, Pierluigi Spadolini

Abstract

Ripercorrere l’esperienza che si sviluppò a Firenze nella seconda metà del XX secolo e che vide tra i suoi protagonisti Pierluigi Spadolini, Giovanni Klaus Koenig, Pier Angelo Cetica e che presto si allargò ad un gruppo di vivaci allievi, permette di evidenziare quanti elementi comuni ci fossero all’interno delle diverse scuole italiane di design e quali, ancora oggi, possano essere ritenuti elementi di riflessione. In particolare vogliamo mettere l’attenzione sui temi che possono essere ritenuti, con le dovute differenze, comuni e caratteristici di Frateili e Spadolini e cioè l’insegnamento del design in rapporto con le altre discipline e, in particolare con la storia, rapporto tra progetto, produzione, didattica, il valore del componente e il senso del circuito-sistema: come a sovrapporre due tracce su fogli in trasparenze per coglierne analogie e differenze.

Biografia autore

Eleonora Trivellin, Università degli Studi di Firenze

Nasce a Firenze e si laurea in architettura nella stessa città. Dottore di ricerca in Disegno industriale ha svolto attività di ricerca e didattica nel Dipartimento di Tecnologia dell’architettura e design “Pierluigi Spadolini” e adesso nell’attuale DIDA Dipartimento di Architettura insegnando nei corsi di Progettazione della Moda e Disegno industriale. È stata responsabile delle attività del Master in Product e Interior design per la nautica da diporto; coordinatore operativo del Corso di aggiornamento Design and Craft dell’Università degli Studi di Firenze. È responsabile dei corsi di Istruzione e formazione tecnica Superiore per l’area design.
Le sue ricerche indagano in particolare il rapporto design artigianato con specifica attenzione al settore tessile e l’interior design per la nautica e, in generale, per gli spazi in movimento.

Pubblicato
2017-11-10