Enzo Frateili. Appunti sulla ricerca iconografica nella storia del design

Parole chiave: Enzo Frateili, Ricerca iconografica, Storia del design

Abstract

“Un particolare contatto a distanza” lega le figure di Enzo Frateili e Giampiero Bosoni: entrambi si trovano – negli anni che vanno dal 1985 al 1988 – a svolgere ricerche iconografiche per la redazione dei loro testi dedicati alla storia del design. Frateili aggiorna il suo Il disegno industriale italiano, 1928-81 (già pubblicato nel 1983) in una nuova edizione più curata dal punto di vista iconografico; Bosoni collabora con Vittorio Gregotti alla stesura de Il disegno del prodotto industriale, Italia 1860-1980 dato invece alle stampe nel 1983. Il saggio vuole riportare l’attenzione alla questione della ricerca iconografica nel campo della storia del design. Partendo da una ricostruzione dei rapporti personali e delle collaborazioni intessute tra gli storici allora affermati (Frateili, Gregotti, Maldonado) e le nuove leve (Peretti, Antonietti), il racconto evidenzia l’urgenza di aggiornamento con cui la comunità degli storici del Design ha affrontato la ricerca e la selezione critica delle immagini nei primi anni ’80, lavoro che si presentava difficoltoso e dalla resa lacunosa. Frateili contribuì con decisione a diffondere l’idea che le immagini fossero da intendersi parti significative del valore interpretativo dell’oggetto, a sistematizzarne la ricerca e a teorizzarne lo specifico valore come testimonianza per raccontare la storia.

Biografia autore

Giampiero Bosoni, Politecnico di Milano

Professore ordinario di Architettura degli Interni presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Dal 1989 è responsabile di corsi universitari di Storia del Design e di Teoria e Storia dell’Arredamento. Nel 1997 ha ideato e curato il primo nucleo della collezione storica del design italiano della Triennale di Milano. Nel 2008 è stato incaricato dal MoMA di New York di redigere una storia del design italiano a partire dalla collezione del museo. È membro del Comitato scientifico della Fondazione Franco Albini.

Pubblicato
2017-11-10