Savile Row in Sicilia

Influenze ed interferenze tra le due isole nel settore della sartoria maschile ottocentesca europea

Parole chiave: Industria dell'abbigliamento maschile, Tradizioni locali, Moda, Design, Sicilia

Abstract

Quando si parla di moda e design si assume come tipico il concetto di contemporaneità; nel seguente saggio, attraverso l’analisi di alcuni documenti di archivio e di testi bibliografici specifici, si è indagato come il settore della sartoria maschile abbia trovato nel Sud Italia, e precisamente in Sicilia quando l’Isola divenne protettorato inglese – dal 1806 circa e fino al Congresso di Vienna del 1815 –, una propria espressione caratteristica e un’identità ben definita, frutto dell’incontro tra il particolare tessuto storico e sociale dell’Isola e la divisa dell’uomo borghese codificata in un’altra Isola, l’Inghilterra dell’Ottocento.
Potrebbe apparire un paradosso, e, probabilmente entro certi limiti, proprio nel paradosso risiede il fascino della ricerca sul passato perché, pur differenziandosi dalle altre tradizioni sartoriali italiane, quella del Meridione ha generato un “prodotto moda” unico e un modo altrettanto caratteristico di fruizione, sempre in accordo con il contesto in cui era inserito. Questo perché, prima e più ancora rispetto alla donna, l’uomo ha adoperato la propria apparenza vestimentaria come specchio ideologico, culturale e sociale del proprio essere.
Attraverso una metodologia analitica, basata sulla lettura di immagini, foto d’archivio e la letteratura di riferimento, sarà possibile comprendere come l’incontro tra la sartoria inglese e il tessuto socio-culturale del Sud Italia ha dato, non a caso, origine a un’interpretazione peculiare del modo di vestire maschile e della sartoria tradizionale; la riflessione sull’abbigliamento dell’uomo occidentale porta a pensare a una divisa sempre simile a sé stessa e con poche variazioni sostanziali nel tempo. La stessa espressione divisa è quanto di più adatto se si pensa che l’abito maschile, così come lo conosciamo oggi, nasce quando la borghesia dell’Ottocento decide di imprimere uno stacco netto alle disuguaglianze sociali, il cui risultato sarà un modello che è attualmente in uso e che ha dato carattere a ciò che oggi viene identificato come abbigliamento maschile italiano.

Biografia autore

Giovanni Maria Conti, Politecnico di Milano

PhD, Professore Associato in Design è attualmente il coordinatore del Knitwear Design Lab - Knitlab nel corso di Studi in Design della Moda al Politecnico di Milano.  
Fondatore e Coordinatore Scientifico del sito / blog www.knitlab.org, è membro dell’editorial board della rivista Moda Palavra e collaboratore esperto per i progetti di cooperazione internazionale su tessile e moda per il Foro Pymes promosso da IILA – Istituto Italo-Latino Americano.
Direttore del Master in Fashion Direction: Product Sustainability Management presso MFI (Milano Fashion Institute Consortium). È membro del gruppo di ricerca LeNSlab_Polimi - Learning Network Internazionale sulla Sostenibilità.

Pubblicato
2021-10-04