Archivi digitali e fonti documentali del design: nuove prospettive storiche e storiografiche sul design?
I casi Gio Ponti, Vinicio Vianello e Vico Magistretti
Abstract
Gli archivi digitali, facilitando l’accesso diretto a fonti spesso inedite e permettendone la comparazione sinottica, possono favorire l’apertura di nuove prospettive di studio e ricerca anche per la storia del design, ma richiedono, contestualmente, agli storici che se ne occupano, l’elaborazione di una efficace metodologia operativa nella relazione con le fonti primarie.
In questo articolo, dopo un esame critico dell’utilizzo delle fonti documentali nel lavoro storiografico relativo del design, si procede a un’analisi di tre archivi recentemente digitalizzati e resi in parte disponibili online, relativi al lavoro di Gio Ponti, Vinicio Vianello e Vico Magistretti. Esaminando la struttura e l’accessibilità dei siti web che ospitano questi archivi, particolarmente in relazione alle questioni che si pongono per lo studio della storia del design attraverso una molteplicità dei documenti, il contributo intende da un lato riflettere sul significato, sul valore e sulle prospettive del processo di digitalizzazione per l’avanzamento della storia del design, dall’altro, alla luce di questa nuova “visione” archivistica, considerare specificamente come essa possa permettere la riformulazione di alcune ipotesi critiche rispetto a indagini storiche svolte precedentemente.
Pubblicato originariamente in AIS/Design. Storia e Ricerche, vol. 5, n. 10, 2017.
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