Ettore Sottsass, consulente artistico per Redan
Abstract
Nata intorno alla metà degli anni Quaranta, la collaborazione di Ettore Sottsass con Redan è un esempio di come il linguaggio del progettista inizi in questi anni a trovare applicazione nei diversi ambiti con sempre maggiore sicurezza e continuità. Redan, manifattura di Pinerolo dedicata alla produzione dei tappeti, affida all’architetto non solo l’incarico di progettarne i disegni preparatori ma anche un ruolo di “consulente artistico” che arriva a toccare la grafica, l’allestimento dei negozi e mostre, e addirittura l’interno del ristorante di proprietà di Maria Tron, fondatrice dell’azienda. Ricca di esiti – dai prodotti realizzati agli articoli su Domus, fino ai premi e alle esposizioni alla Triennale di Milano e alla Galleria Totti – questa attività è un caso studio importante per mettere in luce una modalità progettuale del tutto singolare, attenta ai modelli pittorici come a quelli legati all’architettura, ancora sospesa tra artigianato e industria. Partendo dai materiali, in gran parte inediti, conservati nell’ archivio di Sottsass – oggi diviso principalmente tra la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, lo CSAC Università di Parma e la Bibliothèque Kandinsky del Centre Pompidou di Parigi –, messi a confronto e integrati con quelli di istituzioni e aziende come la Triennale di Milano e l’Arazzeria Scassa di Asti, l’articolo si propone di ricostruire nella sua interezza una vicenda significativa ed emblematica per la storia del design italiano, sia per quanto riguarda la figura di Sottsass sia rispetto a un più ampio dibattito che voglia affrontare le intersezioni tra pratiche e discipline del design.
Copyright (c) 2022 Marco Scotti
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