The Exhibition as an Archive
Abstract
Recentemente si è assistito a un’ampia rinascita dell’interesse internazionale per l’architettura radicale degli anni Sessanta e Settanta, ma le pubblicazioni sperimentali che sono state il motore di quel periodo intensamente creativo sono state trascurate. Negli ultimi quattro anni, Clip/Stamp/Fold: The Radical Architecture of Little Magazines 196x -197x ha mostrato e documentato la straordinaria esplosione di nuove forme di pubblicazione che riecheggiavano – ma trascendevano – le pubblicazioni d’avanguardia degli anni Venti, dando il via a un intero spettro di pratiche attiviste. La ricerca è stata alla base di una mostra che dal 2006 ha viaggiato in numerose sedi in Nord America, Europa e America Latina, costruendo costantemente un nuovo tipo di archivio, un archivio interattivo che cresce mentre viaggia in tutto il mondo. Clip/Stamp/Fold indaga su come un gruppo di piccole riviste di architettura, diverse a livello internazionale, abbia influenzato lo sviluppo della cultura architettonica del dopoguerra. Queste pubblicazioni non rappresentavano semplicemente l’architettura, ma erano un sito di produzione architettonica a tutti gli effetti, sfidando l’edificio come luogo primario di sperimentazione e dibattito. Le piccole riviste hanno sviluppato una serie di strategie orizzontali per minare i confini tra discipline, scuole, Paesi, ecc. e hanno creato una rete di attivisti. Ciò solleva la questione delle nuove strategie di oggi nei blog, nei tweet, in youtube, in facebook, ecc. Se si tratti di una permanenza delle tecniche attiviste delle piccole riviste o se il clima politico contemporaneo sia ormai costituito da questi sistemi di rete e quindi sia necessario sviluppare tecniche completamente nuove.
Copyright (c) 2022 Beatriz Colomina
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