Design e pensiero ecologico. Politica e futures studies nelle pagine delle riviste italiane dei primi anni settanta
Abstract
Ogni crisi economica genera riflessioni sui futuri possibili. Questo è stato vero nell’Italia degli anni settanta, un periodo caratterizzato dal successo di inizia- tive basate sulla necessità di proporre un’interpretazione ideologica delle que- stioni ambientali. A partire dalla fine degli anni sessanta, la cultura del design, i futures studies e l’ambientalismo condividono un progetto alternativo per la società. Le critiche marxiste al capitalismo offrono lo slancio per una nuova azione politica incentrata sulla rivendicazione dei valori ecologici legati alla ri- costruzione sociale. In che modo la materializzazione dei futuri da parte delle culture del design ha influenzato la comprensione del rapporto tra progetto, risorse naturali ed esseri umani in una prospettiva ecologica?
L’articolo illustra la maturazione di uno specifico approccio all’idea di ecologia da parte delle culture del design, mettendo in evidenza le possibili convergen- ze con forme, strumenti e contenuti divulgativi appartenenti ad altri ambiti, in particolare alla “futurologia”. Dal punto di vista metodologico, si concentra sui canali di mediazione come fonti primarie della ricerca per ricostruire una sto- ria della sostenibilità. Dopo aver introdotto una panoramica dei possibili am- biti di sovrapposizione, si concentra su due saggi che documentano il dibattito attraverso prospettive diverse: l’articolo Ecologia e progettazione industriale pubblicato su Futuribili da Gui Bonsiepe (1971) e il saggio Dal design all’ecolo- gia generale di Giulio Carlo Argan pubblicato su Strutture Ambientali (1970).
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