Paolo De Poli (1905-1996), maestro dello smalto a gran fuoco

  • Valeria Cafà Università Iuav di Venezia
Parole chiave: Archivi, Gio Ponti, Paolo De Poli, Smalto

Abstract

Paolo De Poli ha il merito di aver ridato vigore all’arte antica dello smalto su metallo estendendone i tradizionali campi di applicazione (oggetti preziosi, arte sacra) agli oggetti per la casa moderna, i complementi d’arredo e gli elementi funzionali. In oltre cinquant’anni di attività, ha creato una produzione in serie ampia e variegata che ha saputo valorizzare le qualità intrinseche dello smalto, la brillantezza e stabilità dei colori e la resistenza. In questo articolo si ricostruiscono le ricerche compiute da De Poli sull’uso dello smalto: dall’impiego di diversi metalli (rame, similoro, argento fino al ferro e l’acciaio) alla varietà della gamma cromatica.

Biografia autore

Valeria Cafà, Università Iuav di Venezia

PhD in storia dell’architettura, Valeria Cafà è diplomata in archivistica e ha un assegno di ricerca presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia con l’obiettivo di riordinare e valorizzare l’archivio e la figura di Paolo De Poli. Con Alberto Bassi e Teresita Scalco ha curato la mostra didattica De Poli artigiano e designer (maggio-luglio 2014). Si interessa di smalti da quando nel 2011 ha curato una mostra su Fabergé presso il Metropolitan Museum of Art di New York (con Wolfram Koeppe). Si occupa inoltre di disegno dall’antico e scultura moderna.

Pubblicato
2014-11-28