Gabriele Devecchi progettista impegnato

  • Matteo Devecchi
Parole chiave: Arte cinetica, Artigianato, Design, Estetica, Interazione

Abstract

L’analisi degli scritti di Gabriele Devecchi permette di raccontare il suo lavoro e di capire il periodo in cui ha operato. La varietà di linguaggi in cui si è espresso rispecchia la molteplicità degli ambiti di cui si è occupato. Accanto ai testi dell’artista d’avanguardia e dell’intellettuale impegnato, vi è un cospicuo corpus di testi dedicati alla riflessione sull’artigianato a partire dalla propria esperienza imprenditoriale. Un’attività teorica, critica e divulgativa che culmina nel libro Artigiano immaginario (2010), una colta riflessione sul passaggio dalle arti minori al design svolta attraverso l’artificio letterario dell’intervista impossibile a personaggi del passato, corredata da un piccolo trattato di metallurgia dell’argento che coniuga la cultura del progetto e la conoscenza profonda di un mestiere svolto in prima persona. Devecchi è stato un progettista impegnato nel senso che in ogni ambito in cui ha operato ha riflettuto a fondo sul senso del proprio operare, affidando tale riflessione alla scrittura.

Biografia autore

Matteo Devecchi

Si laurea nel 1995 in Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Milano con una tesi sul musicologo americano Leonard Meyer. Compie studi musicali e di fotografia. Dal 1996 al 2010 affianca il padre nel laboratorio di argenteria e fino al 2012 è amministratore della De Vecchi Milano 1935 srl. Successivamente si occupa delle nuove tematiche dell’autoproduzione e della personal fabrication nel mondo del design e avvia la costituzione dell’Archivio Gabriele Devecchi.

Pubblicato
2015-09-30