La creatività nell’idea di Enzo Frateili

Parole chiave: Creatività generica, Creatività vincolata, Enzo Frateili, Folgorazione, Formatività, Ispirazione, Vincolo

Abstract

Il tema centrale del saggio è la formazione giovanile di Enzo Frateili, il suo rapporto con il padre e la connessione che questi due mondi (l’arte figurativa e la cultura romana) trovano nell’idea che il critico proporrà in età matura di “creatività”. L’obiettivo del saggio è di proporre un filo conduttore che unisca il vivace spirito creativo di Frateili –che lo vede giovane pittore nella Roma eclettica e raffinata dei primi anni Trenta, figlio di una delle figure più di spicco della cultura dell’epoca e frequentatore dei caffè letterari romani più alla moda e vivaci – alla successiva rigorosa formazione accademica e professionale del Frateili adulto, tramite la lettura di ciò che il critico definirà come creatività in età matura. Mantenendo come centrale il saggio La creatività, pubblicato postumo nel 1996 su Ripensare il design, infatti, l’analisi mette in parallelo l’esperienza della creatività “pura” di Frateili come giovane pittore con la “creatività di processo” che egli teorizzerà, invece, come maturo storico del design. In questa prospettiva, la traccia dell’educazione ricevuta e la cultura romana che lo hanno formato, sono indagate come motivi fondanti alla predisposizione teorica osmotica di Frateili e che proprio nell’idea di “creatività” trovano illuminanti congiunture.

Biografia autore

Isabella Patti, Università degli Studi di Firenze

Isabella Patti, storico e critico dell’Arte e del Design, è laureata in Storia della Arti Decorative e Industriali presso l’Università di Lettere e Filosofia di Firenze. Nel 2012 ha conseguito il dottorato di ricerca in Design, Ambiente e Storia, attualmente è professore a contratto del corso di Storia del Design presso il Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’Università di Firenze e del corso di Storia dell’Arte moderna e contemporanea presso la facoltà di Design Navale e Nautico (Polo Universitario G. Marconi) di La Spezia.
Oltre all’attività didattica, si occupa di ricerca scientifica sui temi collegati alla lettura critico-formale degli oggetti d’uso: in modo particolare s’interessa all’analisi dell’evoluzione degli artefatti ludici (dai giochi tradizionali ai videogiochi), alle teorie del Game Design e ai temi più specificatamente legati agli studi storico-critici. È responsabile per il settore “formazione e ricerca” del Laboratorio della montatura La.Mo del Dip. DIDA di Firenze per cui segue la strutturazione dei temi di ricerca e la redazione di contributi e saggi.

Pubblicato
2017-11-10