Le antenne televisive: oggetti tecnici alla grande scala
Abstract
Lo studio raccoglie alcuni esiti di una ricerca sui punti di dialogo tra i mondi dell’ingegneria e del design. In particolare, in questo contributo si vuole analizzare l’antenna televisiva come oggetto tecnico con un suo specifico valore formale, e di come questo, più di settanta anni fa, contribuì alla diffusione di un nuovo costume in Italia.
Vengono pertanto indagati l’oggetto tecnico e la sua diffusione, dalle prime antenne televisive che hanno connesso sperimentalmente Torino e Milano, all’ingresso dei programmi televisivi nelle case degli italiani. Si tratta di antenne costruite nel paesaggio, urbano ed extraurbano, la cui evoluzione mostra come il risultato progettuale segua strettamente una necessità tecnica, e di come la forma sia stata plasmata — ad esempio per l’attuale Torre del Parco Sempione di Milano — dalla sensibilità di un gruppo di progettisti. Proprio grazie alla disseminazione nel territorio italiano delle antenne è stata possibile la diffusione del segnale, dunque, della televisione, con il conseguente accrescimento del suo ruolo sociale come mezzo di comunicazione di massa.
Partendo da una indagine sulla letteratura tecnica circa il funzionamento delle antenne, si è cercato di mettere in relazione le fonti storiche con le conoscenze tecniche nell’ambito delle telecomunicazioni, così da ricostruire l’evoluzione dell’oggetto antenna alla scala del paesaggio e il suo valore formale. La ricerca è stata condotta in diversi archivi storici, in particolare nelle Teche Rai, che documentano la difficile diffusione del segnale televisivo nel complesso territorio italiano.
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