Filippo Gabriele, “Design e comunicazione visiva politica…” / tesi partecipante 2023

Filippo Gabriele, Design e comunicazione visiva politica: dal manifesto al post, tesi di laurea magistrale, relatore Carlo Martino; correlatore Giacomo Daniele Fragapane; relatore aggiunto Alessio Caccamo. Corso di laurea in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Università “La Sapienza” Roma a.a. 2021/22

tesi di laurea magistrale, partecipante I edizione, 2023

Abstract
Il lavoro ha come scopo l’analisi del design della comunicazione visiva politica a partire dal primo Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri. La politica viaggia spesso su un binario parallelo e più lento rispetto alla comunicazione visiva pubblicitaria, rimanendo più inerte rispetto alle esigenze dei cittadini – una inerzia che incide sull’idea dell’elettore medio sempre più sfiduciato dalle istituzioni. Studiare la progettazione visuale dei vecchi partiti permette di comprendere le dinamiche ed esigenze politiche odierne. La prima analisi condotta è di tipo storico. Il design politico, infatti, propone delle dinamiche ripetitive e, entrando nel campo italiano, sono stati analizzati casi studio a partire dal primo Novecento con lo scopo di analizzare le esigenze visivo-comunicative dei vari partiti. Non è stato condotto uno studio estetico ma percettivo e contenutistico, esplorando settori più tecnici della comunicazione tra cui immagine e grafica, elementi fondanti del design della comunicazione politica. Questo percorso vuole mettere in luce l’importanza dell’analisi di diverse tipologie di fonti storiche per poi elaborare delle linee guida da fornire al progettista visivo in ambito politico. La politica sembra essere meno attenta a un’efficace progettazione visiva, questo è uno dei punti principali dell’elaborato di tesi: far comprendere l’importanza del design per un soggetto politico e come esso possa influenzare la percezione da parte delle persone; in special modo in un’epoca caratterizzata dalla comunicazione orizzontale tramite internet, dove lo scambio di informazioni è continuo così come la produzione di contenuti. Il mezzo principale è la piattaforma social, per usarla al meglio bisogna approfondire i punti di forza e debolezza dei mezzi comunicativi del passato. Il visual designer ha un compito molto delicato in ambito politico in quanto può dare un impatto sociale tangibile ed importante. Senza conoscenza storica, un progetto visivo può risultare poco efficace e dannoso per la società in special modo in un periodo dove un nuovo mezzo di comunicazione – i social – stanno prendendo una forma sempre più definita.

parole chiave: storia del design politico, design della comunicazione visiva politica, repubblica, elezioni, analisi storica, social media