Valentina Nitti, “Italia Germania andata e ritorno…” / tesi partecipante 2023

Valentina Nitti, Italia Germania andata e ritorno. L’identità visiva dell’Opera Nazionale Balilla, tesi di laurea magistrale, relatrice Fiorella Bulegato; correlatore Sergio Polano. Corso di laurea in Design della comunicazione visiva e multimediale, Università Iuav di Venezia, a.a. 2020/21

tesi di laurea magistrale, partecipante I edizione, 2023

Abstract
La tesi storica, intitolata Italia Germania andata e ritorno, indaga le vicende dell’identità visiva dell’Opera Nazionale Balilla (ONB) e della sua propaganda. L’ONB è un ente parastatale istituito nel 1926 dal regime fascista guidato da Renato Ricci — fra i politici più influenti nella compagine che affianca il Duce — che si propone di educare corpo e mente delle nuove generazioni. L’ente produce artefatti a stampa propagandistici che si collocano nel panorama del graphic design nazionale all’interno del dibattito sviluppato negli anni Trenta del Novecento sulla “nuova tipografia”.
Gli artefatti, reperiti in archivi pubblici e privati e dalla rete, sono stati analizzati e catalogati all’interno di un regesto che ha portato alla individuazione di tre periodi che caratterizzano l’identità visiva dell’ONB: il periodo tradizionalista (1925-1929), il periodo di transizione (1929-1932) e il periodo razionalista (1932-1937).
La ricerca ha permesso di mettere in luce le vicende finora sconosciute legate alla realizzazione dell’identità visiva di una istituzione quale l’Opera nazionale balilla e alla sua propaganda mirata alla persuasione delle giovani generazioni. Ricostruisce il percorso intrapreso dall’architetto Enrico Del Debbio per la carica di direttore dell’Ufficio Edilizio riscoprendo i suoi incarichi da progettista grafico ed illustratore per l’Opera e evidenzia come i rapporti fra Italia e Germania hanno influenzato il linguaggio visivo della comunicazione dell’ONB.
In particolare tra il 1932 e il 1937 gli artefatti prodotti dall’ente riportano un carattere tipografico originale — che porta il nome di ONB come l’omonima organizzazione — ispirato agli alfabeti di Herbert Bayer che sancisce un ponte fra l’ormai chiusa Bauhaus e l’Italia. Le mancate regolamentazioni dell’utilizzo del marchio e le modifiche realizzate dai numerosi cartellonisti che hanno ridisegnato l’alfabeto nelle loro illustrazioni, hanno definito un’identità dinamica ante litteram nella quale le lettere rivisitate dagli illustratori compongono alfabeti eterogenei e peculiari, ma con le proprietà geometriche del carattere madre ONB che li rendono sempre identitari dell’istituzione che rappresentano.

parole chiave: storia del design, anni trenta, nuova tipografia, Italia, Opera Nazionale Balilla, identità visiva, propaganda e comunicazione, Herbert Bayer